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Link interni ed esterni

Come usarli per aumentare autorevolezza e traffico

Quando si parla di SEO, spesso l’attenzione è tutta rivolta alle parole chiave, al contenuto e alla velocità del sito. Tuttavia, un elemento fondamentale, spesso sottovalutato, è rappresentato dalla struttura dei link, sia interni che esterni.
Usati correttamente, i link non solo aiutano Google a capire la gerarchia e il significato del tuo sito, ma possono anche migliorare l’esperienza dell’utente, rafforzare la tua autorevolezza nel settore e generare più traffico.
Vediamo, allora, come gestirli con consapevolezza.


Link interni: il valore nascosto dentro il tuo sito
I link interni sono quelli che collegano una pagina del tuo sito a un’altra. A prima vista possono sembrare semplici scorciatoie di navigazione, ma in realtà sono uno strumento potentissimo per:
• guidare l’utente verso contenuti rilevanti e approfondimenti coerenti
• rafforzare la struttura informativa del sito
• distribuire l’autorità SEO – il cosiddetto link juice – in modo strategico

Ad esempio, se hai un blog che tratta vari aspetti del marketing digitale, collegare un articolo sulla scrittura per il web a uno sulla SEO copywriting aiuta sia il lettore a orientarsi meglio, sia Google a comprendere la relazione tra i contenuti.

Un buon uso dei link interni migliora anche l’indicizzazione: quando i motori di ricerca trovano una nuova pagina, seguono i link presenti al suo interno per esplorare l’intero sito. Se una pagina è “isolata”, è più difficile che venga scoperta o compresa nel giusto contesto.
Il consiglio pratico è quello di inserire link interni in modo naturale nel testo, puntando su parole chiave pertinenti e non ripetitive. Meglio pochi link ben pensati che una lista caotica.


Link esterni: perché indirizzare altrove può rafforzare te
Può sembrare controintuitivo, ma linkare verso siti esterni non ti fa “perdere traffico”: questo, se fatto bene, aumenta la tua credibilità. Google considera positivamente i link che puntano verso fonti autorevoli, soprattutto se aiutano a contestualizzare e supportare quanto stai scrivendo.
Linkare verso una ricerca accademica, un documento ufficiale o un portale di riferimento, significa dimostrare che il contenuto è costruito su basi solide. È un po’ come citare le fonti in un articolo scientifico: conferisce peso alle tue parole.

Naturalmente, bisogna evitare due errori:
1. inserire link solo per “riempire” o per compiacere gli algoritmi
2. collegarsi a siti di dubbia qualità o che non hanno nulla a che vedere con il tuo contenuto

Ogni link esterno dovrebbe aggiungere valore all’esperienza dell’utente. Se possibile, configuralo per aprirsi in una nuova scheda, così da non interrompere la navigazione sul tuo sito.


Autorevolezza e traffico: come i link aiutano a farti notare
Abbiamo visto che i link interni migliorano la struttura del tuo sito e guidano i visitatori da una pagina all’altra, mentre i link esterni servono a fornire fonti affidabili e a rafforzare la qualità del contenuto. Ma c’è un terzo tipo di link da tenere in considerazione: i link in entrata, chiamati anche backlink.

I backlink sono i link che altri siti inseriscono verso il tuo. E qui il meccanismo cambia: non sei tu a collegarti a qualcun altro, ma sono altri a considerare il tuo contenuto abbastanza valido da citarlo.
Ecco perché è importante curare bene i tuoi link interni ed esterni. Quando i tuoi contenuti sono chiari, utili, ricchi di informazioni e ben collegati, diventano più affidabili anche agli occhi degli altri. Questo aumenta le possibilità che qualcuno decida di linkarti spontaneamente, magari in un articolo, in una guida o in un post.
E quando ricevi link in entrata da siti seri e pertinenti, Google interpreta questi segnali come una conferma della tua autorevolezza. Di conseguenza, può premiarti con un miglior posizionamento nei risultati di ricerca.
In pratica: più condividi contenuti di qualità ben strutturati, più aumentano le probabilità che altri ti considerino una fonte valida. E questo porta traffico qualificato e crescita nel tempo.


Alcuni segnali da monitorare
Se vuoi capire se la tua strategia di linking sta funzionando, osserva alcuni indicatori:

• Tempo medio sulla pagina: aumenta se i link portano davvero a contenuti utili

• Pagine per sessione: un buon linking interno invoglia a esplorare

• CTR nei motori di ricerca: se i link migliorano la pertinenza del contenuto, anche i titoli e le meta description saranno più efficaci

• Backlink in entrata: usa strumenti come Google Search Console per monitorarli


È dunque chiaro che i link non sono semplici collegamenti. Sono piuttosto percorsi di senso che guidano utenti e motori di ricerca alla scoperta del tuo sito. Pensarli in modo strategico, sia quelli interni che quelli esterni, significa costruire un ecosistema solido, chiaro, credibile e, alla lunga, anche molto più visibile.
Ricorda che non serve esagerare: basta usarli con coerenza, logica e attenzione all’esperienza dell’utente. È proprio da questi piccoli dettagli che si costruisce una presenza online autorevole e duratura.

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