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SEO e immagini

Come ottimizzare foto e infografiche per i motori di ricerca

In ambito SEO, le immagini, siano esse fotografie, illustrazioni o infografiche, hanno un ruolo molto più importante di quanto si creda: non solo contribuiscono all’estetica e alla leggibilità di un contenuto, ma, se ottimizzate correttamente, possono migliorare il posizionamento nei motori di ricerca e generare traffico aggiuntivo, anche grazie alla ricerca per immagini di Google.
Vediamo, quindi, come sfruttare al meglio il potenziale visivo del tuo sito.


Perché le immagini contano per la SEO
Le immagini arricchiscono l’esperienza dell’utente, rendendo i contenuti più coinvolgenti e facili da comprendere. Ma c’è un aspetto spesso trascurato: anche le immagini vengono indicizzate dai motori di ricerca. Un file ben ottimizzato può comparire nei risultati di Google Immagini, intercettando un pubblico che potrebbe non trovare il tuo sito attraverso la sola ricerca testuale.
Inoltre, le immagini contribuiscono a:

• aumentare il tempo di permanenza sulla pagina

• migliorare la leggibilità e la comprensione dei contenuti

• rafforzare la pertinenza di una pagina rispetto a una determinata parola chiave



La scelta del formato e delle dimensioni
Un’immagine di qualità non deve essere necessariamente pesante. L’ideale è trovare un equilibrio tra qualità visiva e velocità di caricamento: pagine lente rischiano di perdere utenti e posizioni nei risultati di ricerca.
Formati come JPEG – per fotografie – e PNG – per grafica con trasparenze – restano standard affidabili, mentre WebP è un formato moderno che offre una buona qualità con file più leggeri.
Per le infografiche, che spesso contengono testo, è importante mantenere nitidezza e leggibilità anche su schermi piccoli.


Il nome del file: una piccola accortezza che fa la differenza
Molti caricano le immagini con nomi generici come “IMG_1234.jpg”. È un’occasione sprecata: il nome del file è uno dei primi elementi che Google legge e può aiutare a capire il contenuto dell’immagine. Scegli nomi descrittivi e pertinenti, separando le parole con il trattino.
Ad esempio: olive-raccolta-manuale-toscana.jpg è molto più informativo di foto1.jpg.


Il testo alternativo – alt text: parlare a Google e agli utenti
Il testo alternativo, o alt text, serve a descrivere l’immagine sia ai motori di ricerca sia agli utenti che utilizzano tecnologie assistive. È un elemento fondamentale per l’accessibilità, ma ha anche un impatto SEO.
Un buon alt text deve:

• descrivere l’immagine in modo chiaro

• essere breve ma informativo

• contenere, se possibile, parole chiave pertinenti, senza forzature


Esempio: per una foto che mostra un frantoio in azione, un alt text efficace potrebbe essere “Frantoio tradizionale in Toscana durante la molitura delle olive”.


Contesto e didascalia: l’immagine non vive da sola
Google valuta anche il contesto in cui un’immagine è inserita: il testo che la circonda, l’eventuale didascalia e la relazione con l’argomento della pagina. Una foto o un’infografica coerente con il contenuto rafforza il segnale di pertinenza.
Le didascalie, in particolare, hanno un tasso di lettura molto alto: spesso vengono notate prima ancora del testo principale. Usarle in modo mirato può aumentare l’engagement.


Infografiche: SEO e condivisione
Le infografiche hanno un potenziale virale, ma per essere davvero efficaci devono essere leggibili, ben organizzate e ottimizzate per il web. È utile accompagnarle sempre con una descrizione testuale nella pagina, in modo che Google possa indicizzarne il contenuto.
Offrire la possibilità di incorporarle – embed code – su altri siti, con un link di attribuzione verso il tuo, può anche generare backlink di qualità.


Ottimizzazione tecnica: non dimenticare la velocità
Anche la parte tecnica conta. Comprimere le immagini senza perdere qualità, utilizzare il caricamento differito – lazy loading – e servire immagini responsive per adattarle ai diversi dispositivi sono tutte pratiche che migliorano le prestazioni del sito. E Google premia i siti veloci e ottimizzati per mobile.


L’argomento SEO e immagini, quindi, è molto più vasto di quanto si possa pensare. Infatti non stiamo parlando solamente di rendere un sito gradevole, bello da vedere attraverso foto, immagini e infografiche, quanto piuttosto di sfruttare queste, ottimizzandole, rendendole comprensibili ai motori di ricerca, veloci da caricare e coerenti con il contenuto, per creare una sorta di porta d’ingresso alternativa al sito, portando traffico qualificato e rafforzando la visibilità complessiva. Trascurarle sarebbe come lasciare incompleto un lavoro: esteticamente piacevole, ma privo di una parte fondamentale per raggiungere il pubblico giusto.

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